Mentre sul web si sprecano stupore, scetticismo e preoccupazioni, continua la corsa al Metaverso. Molti brand e celebrità hanno già mosso i primi passi su strade di pixel e codici, attraverso eventi ed esperienze immersive, per raggiungere i consumatori di domani: la cosiddetta Gen Meta (Generazione Alpha + Gen Z).
Nonostante a molti sembri ancora lontano, questo mercato parallelo è già al centro di molte strategie di marketing e non è destinato solo a grandi brand e influencer. Anche a marketers e professionisti sarà richiesto di tranquillizzare e accompagnare i consumatori alla scoperta del Metaverso, mostrando loro nuove opportunità di interazione e intrattenimento.
Una rivoluzione che attraverso avatar, NFT e gamification è destinata a ridefinire anche il modo di fare personal brand generando ovvie domande:
Come mostreremo noi stessi e la nostra esperienza nel nuovo scenario virtuale?
Come ci relazioneremo con gli altri?
Cosa significherà essere veri in un mondo che sta perdendo i confini tra reale e digitale?
Ripartire dai valori
Nonostante le evoluzioni, ciò che non cambierà è la prima grande leva che da sempre muove i consumatori, ancora di più i giovanissimi: il riconoscersi nei valori di ciò che acquistano o, in questo caso, delle persone con cui scelgono di interagire. Per la Gen Meta non sarà sufficiente sapere che avete a cuore una tematica, ne cercheranno continua conferma nelle vostre scelte. La partecipazione a specifici eventi, le collaborazioni e il sostegno o il distacco da particolari tematiche racconteranno chi siete e il vostro ruolo nel mondo; virtuale e non.
Amplificare gli elementi di riconoscibilità
La costruzione del Metaverso procede molto più rapidamente di quanto molti immaginano, presto ci ritroveremo in un mondo in cui i confini tra digitale e reale non hanno più un reale significato. Le identità digitali, o avatar, saranno una vera e propria estensione di noi stessi; uniche e definite dalle nostre scelte di stile, di shopping, di gusti musicali, ecc.
Ricalcando le note dinamiche del gaming, gli avatar rappresenteranno non solo il nostro aspetto, ma anche le nostre caratteristiche umane. Sarà indispensabile quindi rendersi riconoscibili anche nel modo di interagire, spiccare tra la folla rimanendo associabili alla personalità e al tono di voce che gli utenti conoscono già offline.
Metaverso: esperienza virtuale, contatto reale
Anche se molti incontri ed esperienze si sposteranno sul web, gran parte degli utenti con reale potere d’acquisto avrà bisogno ancora a lungo di connessioni chiare con la propria realtà. In ogni esperienza o percorso che proporremo sarà importante inserire almeno un elemento che lo renda in parte tangibile o realistico. In questa prima fase di sperimentazione sono infatti emerse numerose esperienze ibride di accesso al Metaverso: luoghi fisici che permettono di ordinare una bibita in virtuale e berla nella vita reale; store che ridefiniscono lo shopping online in una nuova logica tridimensionale; giochi che permettono di interiorizzare valori e caratteristiche di un brand; eventi che permettono di esplorare la musica o le opere di un artista… Allo stesso modo, ogni professionista potrà farsi conoscere online e indirizzare i propri followers verso nuovi percorsi o offrire gadget, strumenti ed NFT.

Meeting nel Metaverso di Facebook
Contenuti multisensoriali
I contenuti di oggi possiamo già leggerli, ascoltarli e toccarli, chi dice che nel Metaverso non potremo anche sentirne l’odore o il sapore? Gli utenti chiedono contenuti sempre più immersivi, in grado di coinvolgerli ben oltre la lettura. TikTok e i Reels sono già in testa agli strumenti di lead generation, avendo trovato la chiave per comunicare a un pubblico la cui attenzione difficilmente supera i limiti del minuto. Da un’abitudine di fruizione, e produzione, ormai consolidata si svilupperà la nuova era del content: rapido, immersivo e che unisce informazione e intrattenimento.
Anche se questi strumenti sono ancora appannaggio dei big del mercato, molto presto saranno accessibili a ognuno di noi e potremo ridefinire la nostra identità costruendone ogni aspetto in uno scenario in cui sarà davvero possibile essere chiunque desideriamo.
Riusciremo a non perdere la nostra identità nella moltitudine di quelle possibili?
Mentre sul web si sprecano stupore, scetticismo e preoccupazioni, continua la corsa al Metaverso. Molti brand e celebrità hanno già mosso i primi passi su strade di pixel e codici, attraverso eventi ed esperienze immersive, per raggiungere i consumatori di domani: la cosiddetta Gen Meta (Generazione Alpha + Gen Z).
Nonostante a molti sembri ancora lontano, questo mercato parallelo è già al centro di molte strategie di marketing e non è destinato solo a grandi brand e influencer. Anche a marketers e professionisti sarà richiesto di tranquillizzare e accompagnare i consumatori alla scoperta del Metaverso, mostrando loro nuove opportunità di interazione e intrattenimento.
Una rivoluzione che attraverso avatar, NFT e gamification è destinata a ridefinire anche il modo di fare personal brand generando ovvie domande:
Come mostreremo noi stessi e la nostra esperienza nel nuovo scenario virtuale?
Come ci relazioneremo con gli altri?
Cosa significherà essere veri in un mondo che sta perdendo i confini tra reale e digitale?
Ripartire dai valori
Nonostante le evoluzioni, ciò che non cambierà è la prima grande leva che da sempre muove i consumatori, ancora di più i giovanissimi: il riconoscersi nei valori di ciò che acquistano o, in questo caso, delle persone con cui scelgono di interagire. Per la Gen Meta non sarà sufficiente sapere che avete a cuore una tematica, ne cercheranno continua conferma nelle vostre scelte. La partecipazione a specifici eventi, le collaborazioni e il sostegno o il distacco da particolari tematiche racconteranno chi siete e il vostro ruolo nel mondo; virtuale e non.
Amplificare gli elementi di riconoscibilità
La costruzione del Metaverso procede molto più rapidamente di quanto molti immaginano, presto ci ritroveremo in un mondo in cui i confini tra digitale e reale non hanno più un reale significato. Le identità digitali, o avatar, saranno una vera e propria estensione di noi stessi; uniche e definite dalle nostre scelte di stile, di shopping, di gusti musicali, ecc.
Ricalcando le note dinamiche del gaming, gli avatar rappresenteranno non solo il nostro aspetto, ma anche le nostre caratteristiche umane. Sarà indispensabile quindi rendersi riconoscibili anche nel modo di interagire, spiccare tra la folla rimanendo associabili alla personalità e al tono di voce che gli utenti conoscono già offline.
Metaverso: esperienza virtuale, contatto reale
Anche se molti incontri ed esperienze si sposteranno sul web, gran parte degli utenti con reale potere d’acquisto avrà bisogno ancora a lungo di connessioni chiare con la propria realtà. In ogni esperienza o percorso che proporremo sarà importante inserire almeno un elemento che lo renda in parte tangibile o realistico. In questa prima fase di sperimentazione sono infatti emerse numerose esperienze ibride di accesso al Metaverso: luoghi fisici che permettono di ordinare una bibita in virtuale e berla nella vita reale; store che ridefiniscono lo shopping online in una nuova logica tridimensionale; giochi che permettono di interiorizzare valori e caratteristiche di un brand; eventi che permettono di esplorare la musica o le opere di un artista… Allo stesso modo, ogni professionista potrà farsi conoscere online e indirizzare i propri followers verso nuovi percorsi o offrire gadget, strumenti ed NFT.

Meeting nel Metaverso di Facebook
Contenuti multisensoriali
I contenuti di oggi possiamo già leggerli, ascoltarli e toccarli, chi dice che nel Metaverso non potremo anche sentirne l’odore o il sapore? Gli utenti chiedono contenuti sempre più immersivi, in grado di coinvolgerli ben oltre la lettura. TikTok e i Reels sono già in testa agli strumenti di lead generation, avendo trovato la chiave per comunicare a un pubblico la cui attenzione difficilmente supera i limiti del minuto. Da un’abitudine di fruizione, e produzione, ormai consolidata si svilupperà la nuova era del content: rapido, immersivo e che unisce informazione e intrattenimento.
Anche se questi strumenti sono ancora appannaggio dei big del mercato, molto presto saranno accessibili a ognuno di noi e potremo ridefinire la nostra identità costruendone ogni aspetto in uno scenario in cui sarà davvero possibile essere chiunque desideriamo.
Riusciremo a non perdere la nostra identità nella moltitudine di quelle possibili?
Dopo 3 anni di formazione e numerose esperienze come mediatrice linguistica, mi sono specializzata in Brand Management, unendo le competenze tecniche nell’utilizzo del linguaggio a un nuovo approccio strategico. L’esperienza in diverse realtà, in Italia e all’estero, unite al forte spirito critico, mi rendono una professionista trasversale con competenze di comunicazione, brand building, copywriting e personal brand; in cui esprimo il mio massimo potenziale. Oggi mi affianco ad aziende e professionisti per costruire brand longevi e strategie di crescita sostenibili nel tempo, associando al lavoro sul campo un’intensa attività di ricerca. Mi definisco una professionista dalla mente strategica e dalla penna affilata.