Insiemi di asset intangibili da governare per il successo di un’impresa
Insiemi di asset intangibili da governare per il successo di un’impresa

Siamo da sempre abituati a valutare lo stato di salute di un’azienda basandoci sul bilancio, sin da quando venne adottato il metodo contabile della partita doppia, che – per chi non lo sapesse – nacque proprio in Italia, nel corso del XIV secolo, tra Venezia e Genova.

Esaminiamo minuziosamente lo stato patrimoniale, alla ricerca di valori attivi che superino l’importo del passivo. E nel conto economico scongiuriamo di trovare entrate, o ricavi, superiori alle uscite, ossia i costi. Ma sappiamo benissimo che la sede aziendale, il capannone del magazzino e i macchinari usati per la produzione non sono gli unici asset che definiscono il valore di un’azienda. E non solo perché ci troviamo nel vivo della digital era, ricca di imprese che fondano il loro valore su servizi più che su prodotti.

 

L’importanza degli asset intangibili

Dietro agli asset tangibili, il cui impatto sul bilancio è misurabile in termini di valore, ci sono infatti gli asset intangibili. Ossia tutti quegli elementi che compongono un’azienda, accrescendone il valore e la competitività sul mercato, pur senza essere misurabili. O, almeno, non tramite le regole canoniche della contabilità aziendale.

Eppure, è anche – se non soprattutto – su questi asset intangibili che ogni azienda deve concentrarsi per muoversi meglio all’interno del mercato, costruendo il proprio vantaggio competitivo e rendendolo inattaccabile dai competitor.

Gli asset intangibili sono di natura profondamente ampia, e il loro peso sulla mission può variare da azienda ad azienda a seconda di diversi fattori. Tuttavia, possono essere compresi tutti in tre dimensioni principali, da cui è impossibile derogare se si vuole costruire un business di successo. Vediamole una per una.

 

La dimensione intangibile dell’azienda

Lo dicevamo all’inizio, e lo ribadiamo qui. Il valore di un’azienda non si limita alla somma del valore dei beni materiali che tale azienda possiede. E il suo stato di salute non dipende esclusivamente dall’importo del fatturato, o degli utili al netto delle tasse.

Le aziende sono entità complesse, in cui distinguere gli asset tangibili da quelli intangibili risulta difficile. Tuttavia,

i secondi sono tanto importanti quanto i primi nel definire la reale attrattività di un’impresa.

Sia in termini di brand, che si muove nel mercato per creare valore per le persone. Sia in termini istituzionali, come luogo di lavoro in cui costruire una carriera di successo.

Un’azienda deve quindi lavorare al meglio per costruire un rapporto di fiducia bidirezionale con tutti i suoi interlocutori. Tanto i clienti, che dovranno trovare nell’offerta (di prodotti e/o servizi) un insieme di valori definito, consolidato e accattivante. Quanto i dipendenti e i collaboratori, che vorranno trovare un posto di lavoro in grado di soddisfare le proprie ambizioni professionali. Offrendo in cambio competenza, affidabilità e proattività.

 

La dimensione intangibile del prodotto

Ovviamente il successo di qualsiasi azienda passa dalla sua proposta di prodotti e servizi. Tra i corridoi della maggior parte delle imprese aleggia il fantasma delle commodities. Ossia di quei prodotti talmente diffusi e dalla qualità talmente assodata e scontata, che pongono il brand nella posizione di doversi accontentare.

Da un lato, l’azienda potrà rilassarsi sulla presenza costante di domanda da parte del mercato. Dall’altro, sarà costretta a usare esclusivamente la leva di prezzo per sottrarre quote di mercato alla concorrenza. L’esempio più immediato in tal senso è il mercato dell’energia, in cui i confini valoriali tra i vari fornitori sono sempre più labili, e il prezzo gioca un ruolo ormai esclusivo nel guidare le scelte dei consumatori.

Come evitare quindi che il proprio prodotto diventi una commodity? Semplice, bisogna offrire al mercato un “prodotto cognitivo”. Ossia un prodotto caricato di senso, in grado di entrare nelle vite delle persone non solo grazie alle proprie qualità intrinseche. Ma perché genera un’emozione nelle persone, diventando quasi un elemento che va a definirne lo stile di vita. Anche qui, l’esempio più lampante che arriva dal mercato è quello di Starbucks.

Se un brand riesce a trasformare i suoi prodotti in prodotti cognitivi, le componenti intangibili di tali beni – come i valori e l’immaginario che questi trasferiscono – semplificheranno drasticamente gli sforzi commerciali dell’azienda. In pratica, questi prodotti si venderanno quasi da soli, in modo semplice ed efficace.

 

La dimensione intangibile delle persone

Il numero di dipendenti non basta per giudicare un’azienda. Hanno ben più valore informazioni come la loro preparazione, la loro esperienza, le competenze professionali, le soft skills. Questi sono gli asset intangibili che configurano realmente il peso e il potenziale del personale aziendale.

E i dipendenti non sono le uniche persone che gravitano attorno a un’azienda. In questa dimensione vanno compresi anche i fornitori, i partner, i collaboratori, gli eventuali azionisti e, in generale, tutti gli stakeholder. E per valorizzare al meglio tutte queste figure è necessario curare ogni livello della relazione in modo attento e trasparente. Coltivando rapporti interpersonali sani, volti alla reciproca soddisfazione, e non di mera opportunità.

Un’azienda deve conoscere perfettamente tutte queste dimensioni, perché il successo viene definito e reso possibile anche da questi asset intangibili. Ed è qui che spesso si annidano le cause delle performance di business non all’altezza delle aspettative. Pensi di non riuscire a individuare, e quindi misurare e monitorare, le componenti intangibili della tua azienda? Contattaci: analizzeremo tutte le dimensioni aziendali per individuare gli asset intangibili e trovare insieme soluzioni tanto sottovalutate quanto efficaci.

Siamo da sempre abituati a valutare lo stato di salute di un’azienda basandoci sul bilancio, sin da quando venne adottato il metodo contabile della partita doppia, che – per chi non lo sapesse – nacque proprio in Italia, nel corso del XIV secolo, tra Venezia e Genova.

Esaminiamo minuziosamente lo stato patrimoniale, alla ricerca di valori attivi che superino l’importo del passivo. E nel conto economico scongiuriamo di trovare entrate, o ricavi, superiori alle uscite, ossia i costi. Ma sappiamo benissimo che la sede aziendale, il capannone del magazzino e i macchinari usati per la produzione non sono gli unici asset che definiscono il valore di un’azienda. E non solo perché ci troviamo nel vivo della digital era, ricca di imprese che fondano il loro valore su servizi più che su prodotti.

 

L’importanza degli asset intangibili

Dietro agli asset tangibili, il cui impatto sul bilancio è misurabile in termini di valore, ci sono infatti gli asset intangibili. Ossia tutti quegli elementi che compongono un’azienda, accrescendone il valore e la competitività sul mercato, pur senza essere misurabili. O, almeno, non tramite le regole canoniche della contabilità aziendale.

Eppure, è anche – se non soprattutto – su questi asset intangibili che ogni azienda deve concentrarsi per muoversi meglio all’interno del mercato, costruendo il proprio vantaggio competitivo e rendendolo inattaccabile dai competitor.

Gli asset intangibili sono di natura profondamente ampia, e il loro peso sulla mission può variare da azienda ad azienda a seconda di diversi fattori. Tuttavia, possono essere compresi tutti in tre dimensioni principali, da cui è impossibile derogare se si vuole costruire un business di successo. Vediamole una per una.

 

La dimensione intangibile dell’azienda

Lo dicevamo all’inizio, e lo ribadiamo qui. Il valore di un’azienda non si limita alla somma del valore dei beni materiali che tale azienda possiede. E il suo stato di salute non dipende esclusivamente dall’importo del fatturato, o degli utili al netto delle tasse.

Le aziende sono entità complesse, in cui distinguere gli asset tangibili da quelli intangibili risulta difficile. Tuttavia,

i secondi sono tanto importanti quanto i primi nel definire la reale attrattività di un’impresa.

Sia in termini di brand, che si muove nel mercato per creare valore per le persone. Sia in termini istituzionali, come luogo di lavoro in cui costruire una carriera di successo.

Un’azienda deve quindi lavorare al meglio per costruire un rapporto di fiducia bidirezionale con tutti i suoi interlocutori. Tanto i clienti, che dovranno trovare nell’offerta (di prodotti e/o servizi) un insieme di valori definito, consolidato e accattivante. Quanto i dipendenti e i collaboratori, che vorranno trovare un posto di lavoro in grado di soddisfare le proprie ambizioni professionali. Offrendo in cambio competenza, affidabilità e proattività.

 

La dimensione intangibile del prodotto

Ovviamente il successo di qualsiasi azienda passa dalla sua proposta di prodotti e servizi. Tra i corridoi della maggior parte delle imprese aleggia il fantasma delle commodities. Ossia di quei prodotti talmente diffusi e dalla qualità talmente assodata e scontata, che pongono il brand nella posizione di doversi accontentare.

Da un lato, l’azienda potrà rilassarsi sulla presenza costante di domanda da parte del mercato. Dall’altro, sarà costretta a usare esclusivamente la leva di prezzo per sottrarre quote di mercato alla concorrenza. L’esempio più immediato in tal senso è il mercato dell’energia, in cui i confini valoriali tra i vari fornitori sono sempre più labili, e il prezzo gioca un ruolo ormai esclusivo nel guidare le scelte dei consumatori.

Come evitare quindi che il proprio prodotto diventi una commodity? Semplice, bisogna offrire al mercato un “prodotto cognitivo”. Ossia un prodotto caricato di senso, in grado di entrare nelle vite delle persone non solo grazie alle proprie qualità intrinseche. Ma perché genera un’emozione nelle persone, diventando quasi un elemento che va a definirne lo stile di vita. Anche qui, l’esempio più lampante che arriva dal mercato è quello di Starbucks.

Se un brand riesce a trasformare i suoi prodotti in prodotti cognitivi, le componenti intangibili di tali beni – come i valori e l’immaginario che questi trasferiscono – semplificheranno drasticamente gli sforzi commerciali dell’azienda. In pratica, questi prodotti si venderanno quasi da soli, in modo semplice ed efficace.

 

La dimensione intangibile delle persone

Il numero di dipendenti non basta per giudicare un’azienda. Hanno ben più valore informazioni come la loro preparazione, la loro esperienza, le competenze professionali, le soft skills. Questi sono gli asset intangibili che configurano realmente il peso e il potenziale del personale aziendale.

E i dipendenti non sono le uniche persone che gravitano attorno a un’azienda. In questa dimensione vanno compresi anche i fornitori, i partner, i collaboratori, gli eventuali azionisti e, in generale, tutti gli stakeholder. E per valorizzare al meglio tutte queste figure è necessario curare ogni livello della relazione in modo attento e trasparente. Coltivando rapporti interpersonali sani, volti alla reciproca soddisfazione, e non di mera opportunità.

Un’azienda deve conoscere perfettamente tutte queste dimensioni, perché il successo viene definito e reso possibile anche da questi asset intangibili. Ed è qui che spesso si annidano le cause delle performance di business non all’altezza delle aspettative. Pensi di non riuscire a individuare, e quindi misurare e monitorare, le componenti intangibili della tua azienda? Contattaci: analizzeremo tutte le dimensioni aziendali per individuare gli asset intangibili e trovare insieme soluzioni tanto sottovalutate quanto efficaci.